Instagram vs Realtà

Tutti sappiamo che Instagram non è la vita reale, però sempre più spesso ci troviamo a fantasticare su quelle immagini.

Tramonti incredibili, montagne colorate, spiagge favolose e natura incontaminata.

Chi non vorrebbe trovarsi lì?

Quello che vediamo non corrisponde più alla realtà ma ad un’immagine patinata dai filtri dei social.

Lo sappiamo tutti, ma continuiamo lo stesso a passare un sacco di tempo sognando posti incredibili.

Durante il mio viaggio alla scoperta delle 7 meraviglie del mondomi è capitato diverse volte di arrivare in un luogo con delle aspettative altissime e di restare deluso.

Quel viaggio mi ha insegnato che i luoghi più belli sono quelli inaspettati, quelli a cui non eri preparato e che sono capitati per caso lungo il cammino.

Quelli capaci di stamparsi nel profondo dell’anima come i timbri sul passaporto.

Domenica scorsa, per esempio, io e Flavia ci siamo arrampicati sulle colline di Barcellona per ammirare dal vivo un panorama visto su Instagram.

L’albero solitario sulla cima, un’altalena che dondola al vento e la città che oscilla sotto i tuoi piedi.

Esiste una foto migliore?

Dopo aver camminato per 2 km dalla metro ed esserci arrampicati lungo un sentiero poco segnalato tra erbacce e fiori selvatici, il nostro traguardo mi è apparso ben diverso da come l’avevo immaginato.

L’altalena era rotta ed era stata aggiustata alla buona, di fianco giaceva abbandonato un vecchio divano nero scolorito dal tempo e, più in generale, la sensazione che ho avuto è stata abbastanza deludente.

Per fortuna il panorama era spettacolare.

Questione d’aspettative?

Più o meno la stessa cosa che mi capitò a Pushkar, una delle città sacre dell’India.

Avevo visto mille immagini su Internet e non vedevo l’ora di ammirare dal vivo il riflesso dei  templi che si affacciano sulle acque sacre del laghetto artificiale.

Quelle foto emanavano un senso di magia e sacralità talmente profondo che le mie aspettative erano altissime.

Sembravano raccontare tutto quello che stavo cercando nel mio passaggio indiano.

Quando arrivai in centro, al posto del lago trovai solamente una poltiglia fangosa.

Nessun riflesso, nessuna acqua sacra.

Mi dissero che si sarebbe riempito con l’arrivo della stagione delle piogge, ma per il resto dell’anno appariva così.  

Ricordo perfettamente la delusione.

Più si alzano le aspettative più si corre il rischio di restare delusi.

Sembra una formula matematica.

Come questo potrei fare mille esempi.

Le Terre dei 7 colori di Chamarel, nelle isole Mauritius, sono uno di questi.

Su Instagram esplodono di colori meravigliosi che a occhio nudo si vedono poco.

Lo stesso discorso vale per Vinicunca, meglio noto come la “Rainbow Mountain” del Perù.

Quando visitai questo paese, alcuni anni fa, questa montagna non appariva nemmeno sulla Lonely Planet mentre oggi, grazie ad Instagram, è diventata la seconda attrazione turistica dopo Machu Picchu.

Potrei andare avanti e parlare dei romantici tramonti di Santorini, delle immacolate spiagge thailandesi o della magia dei templi di Bali.

E queste sono solo alcune delle destinazioni di tendenza sui social.

La verità è che il turismo di massa ha tolto la poesia del tramonto a Santorini, le spiagge della Thailandia sono piene di plastica e rifiuti lasciati dagli stessi turisti che affollano in lunghe code i templi di Bali, in cerca della foto perfetta.

Come fare, dunque, per evitare tutto questo?

L’unica possibilità è quella di viaggiare con l’animo leggero dell’esploratore.

Quella di smettere di correre da un posto all’altro per fare foto senza accorgerci di quello che succede intorno a noi, quella di rallentare il passo e godersi il cammino.

Di spegnere il wifi e parlare con la gente del posto per trovare un consiglio, un posto segreto o magari una storia vera, unica, che non faccia il pieno di like ma che sia importante solo per noi.

Rispettare la cultura e le tradizioni del luogo e, se possibile, lasciarlo meglio di come l’abbiamo trovato, diventando uno di quei viaggiatori responsabili di cui il mondo ha tanto bisogno.

E magari postare una foto con un nuovo amico!

. . .

Se ti è piaciuto l’articolo e ti interessi di natura, viaggi e turismo, vieni a trovarmi su Facebook