Sposarsi a Parigi, nella città dell’Amore, è il sogno di molte coppie.
Un sogno splendido ma difficile da realizzare.
Eppure la partecipazione trovata nella nostra casella delle lettere parlava chiaro: eravamo stati invitati a Parigi per un matrimonio!
Immaginate per un momento il nostro stupore e la nostra felicità…
I nostri amici si sposavano e noi saremmo andati a Parigi!
Wowwww!!!
Matrimonio a Parigi
Il giorno del matrimonio, Flavia si svegliò agitata.
Doveva ancora preoccuparsi del trucco, sistemarsi i capelli e fare le ultime prove del vestito.
Credo che ogni donna provi le stesse emozioni a poche ore dall’inizio di un matrimonio.
Il sole splendeva alto nel cielo azzuro della capitale francese, la giornata sembrava promettere bene fin dal principio.
Per allentare la tensione, decisi di accompagnarla dal parrucchiere situato poco distante dal nostro albergo.
La lasciai davanti all’entrata del negozio e continuai a passeggiare da solo in cerca di un caffè.
Ho sempre adorato Parigi e i tavolini all’aperto dei bistrot, con la gente seduta che mangia o che legge il giornale, ha un fascino da film a cui non so resistere.
Dopo aver passeggiato per un po’ da solo, trovai un posticino libero in una boulangerie di Rue Poncelet, una stradina dal fascino tipicamente parigino con un piccolo mercato locale di frutta e verdura.
Una meraviglia.
Tornai in hotel per prepararmi e Flavia mi raggiunse poco dopo con la sua nuova acconciatura. Era splendida.
Con una coppia di invitati dividemmo il taxi che ci lasciò davanti al comune del XI Arrondissement, dove si sarebbe svolta la cerimonia.
Tralascio i dettagli perchè avvenne tutta in francese, infatti non compresi molto di quanto stava accadendo, semplicemente ridevo quando ridevano gli altri.
Fu tutto molto rapido e commovente, gli sposi erano felici e raggianti nei loro abiti raffinati e io non vedevo l’ora di continuare.
Non sapevo che le sorprese erano appena cominciate.
A Parigi sul Bus Turistico
La foto con la Torre Eiffel
Dopo la cerimonia, gli sposi ci invitarono a salire all’interno di un bus turistico riservato apposta per gli invitati.
Ammetto che di solito non sono molto favorevole ai bus turistici, ma devo dire che questo giro mi ha fatto ricredere.
Guardavo la città scorrere fuori dal finestrino mentre stringevo la mano della persona che amo, ascoltando le storie dei palazzi, dei monumenti e delle piazze che la guida descriveva con esperienza in un preciso italiano.
Un tour interessante e con una prospettiva insolita sulla città, da prendere in considerazione se si ha poco tempo per visitare una città grande e piena di cose da vedere come Parigi.
L’unica sosta prevista è stata quella ai piedi della Torre Eiffel, per le foto di rito.
Non può esistere un matrimonio a Parigi senza una foto con la Torre.
Dopo il colpo al cuore seguito alla vista della Cattedrale di Notre Dame, ancora chiusa al pubblico e priva del suo antico tetto, poter ammirare da vicino la splendida opera di Gustave Eiffel mi riempì nuovamente lo spirito di felicità.
Questa è la Parigi che voglio ricordare, forte e orgogliosa come la sua torre.
Il Ricevimento
Foto dell’Hotel Raphael da Booking.com
Salutammo la guida davanti all’ingresso dell’Hotel Raphael, un albergo da favola a due passi dall’Arc de Triomphe.
Il pavimento di marmo lucido dal disegno a scacchiera e gli interni d’epoca esaltavano la maestosità dell’ambiente, impreziosito da rigogliose composizioni di fiori e oggetti antichi che deliziavano gli ospiti che aspettavano nella hall.
Ma la parte migliore era senza dubbio la vista dalla terrazza al settimo piano, con un panorama a 360 gradi sulla città, da Montmartre fino al Louvre.
Probabilmente una delle migliori terrazze di tutta Parigi.
Ed è proprio lassù che i nostri amici avevano organizzato il ricevimento, accogliendo gli invitati con un bicchiere di champagne.
Foto della terrazza dell’Hotel Raphael da Booking.com
Camerieri con vassoi pieni di deliziosi aperitivi si materializzavano dal nulla, offrendo tempura di gamberi, ravanelli al tartufo e roselline di salmone.
Delle piccole opere d’arte che magiavo in un solo boccone, senza pericolo di sporcarmi.
L’aperitivo in terrazza durò all’incirca tre ore, passate in un lampo tra sorrisi, foto e champagne.
Devo dire che Parigi dall’alto aiuta a socializzare.
La sala dove avremmo cenato si trovava al piano inferiore, dietro due pesanti porte di legno scuro.
Era la sala della biblioteca, allestita per l’occasione con tavoli dalle impeccabili tovaglie bianche pronti a ricevere i propri ospiti.
Le finestre aperte lasciavano intravedere la città illuminata sullo sfondo.
Non avevo mai cenato in un posto del genere.
Il menù consisteva in due ricercate portate, un primo e un secondo preparati con la cura di un ristorante stellato, e lo Champagne Rosè che ci hanno servito era semplicemente divino.
Tra una portata e l’altra ci sono state le foto, un video e i discorsi dei testimoni, Flavia tra questi.
Era emozionata e agitata, si stava sposando il suo migliore amico e probabilmente aveva immaginato a lungo questo momento.
Emozioni, sorrisi e lacrime.
Tutti gli ingredienti giusti per un matrimonio ben riuscito.
Una volta terminata la cena, presi Flavia per mano e l’accompagnai fuori.
Era bellissima nel suo abito lungo, ancora commossa da quella giornata speciale.
Le dissi che avremmo passato la notte in una stanza di quell’albergo da sogno, in fin dei conti era sempre il suo compleanno.
Una carezza d’amore.
Difficilmente potrò dimenticare il suo sorriso quella notte.
E sono sicuro che anche lei porterà a lungo nel cuore quel prezioso momento, mentre abbracciati guardiamo la Torre Eiffel illuminare il cielo di Parigi con il suo spettacolo di luci, sulle note di “You and I” di Lady Gaga.
Da oggi Parigi sarà un po’ più magica anche per noi.
Dedicato ai nostri amici sposi e al loro amore.
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